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There’s so many people that don’t really recognize a vegetable unless it’s in a bit of plastic with an instruction packet on the top.”

Pam Warhurst

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Todmorden è una città di poco meno di 15.000 abitanti della contea del West Yorkshire in Inghilterra. Si trova in una regione scarsamente popolata per gli standard inglesi, dedita a pastorizia e agricoltura ma anche al turismo: è il punto di partenza per la scoperta di uno dei luoghi più spettacolari dell’isola: la Pennine Valley.

Keith Emerson, Stoodle Pike, Todmorden da Wikipedia per Partecipactive

Fino a pochi anni fa, la città era famosa per lo Stoodley Pike (un monumento dedicato alla Guerra di Crimea) e per essere il luogo natale di Keith Emerson, il famoso tastierista inglese membro del supergruppo Emerson Lake and Palmer.
Ora lo è anche per Incredible Edible Todmorden Project, uno dei progetti simbolo della cultura partecipativa e uno degli esempi di maggior successo di agricoltura solidale e di orticultura urbana.
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Passeggiando per la cittadina inglese si incontrano coltivazioni di patate alla stazione di polizia, orti di broccoli alla stazione dei treni, aiuole con lamponi, alberi di mele e albicocche lungo il sentiero del canale. Fagioli e piselli sono invece fuori dal college, le ciliegie nel parcheggio del supermercato, ribes rosso e fragole dietro uno studio medico e timo, finocchio, rosmarino, menta e altre spezie vicino all’ospedale.

I cittadini sono liberi di fare “la spesa” nelle aiuole, nelle rotonde e nei luoghi incolti della città per nutrirsi con prodotti freschi e di stagione, a km zero e ottenuti con agricoltura biologica. I luoghi coltivati sono geolocalizzati su Google Maps e stanno aumentando ogni anno di più; l’obiettivo è di raggiungere l’autosufficienza totale entro il 2018.

mappa-todmorden-via-google-mapsSembra il paese di Bengodi ma invece è tutto vero. Se siete curiosi di conoscere il progetto e avete i minuti contati, a seguire ci sono due video: il primo è un documentario realizzato per l’Associazione, il secondo un servizio del Guardian.


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Incredible Edible è un progetto iniziato nel 2008 e che comincia quando Pamela (Pam) Warhurst nel 2008 mette dei cartelli nel suo orto di casa per invitare i passanti ad entrare e prendere qualche verdura. Dopo 6 mesi, e dopo aver abbassato il muro di recinzione il progetto diventa realtà. Mary Clear e un gruppo di amici di Todmorden – tutt’ora nel board dell’associazionesi aggiungono al gruppo per dare il loro contributo precedendo il Vegetable Garden voluto da Michelle Obama alla Casa Bianca.

Incredible-Edible-by-Gary-Calton-via-PartecipactiveMary Clear e Pam Warhurst fondatrici di Incredible Edible

La First Lady statunitense trasforma un prato della Casa Bianca in un orto. Quale modo migliore e simbolico per ricordare agli americani di tornare ad essere persone in grado di provvedere a loro stessi autonomamente e ad avvicinarsi alla natura? Ma un giardino non è terra incolta e qui sta la differenza tra Washington e Todmorden.
Rendere fruttuoso (è proprio il caso di dirlo) quello che prima non lo era è la vera novità, anche perchè è dalla notte dei tempi che nei villaggi e nelle comunità funziona così: collaborare e condividere.

Michelle_Obama_breaks_ground_on_White_House_Kitchen_Garden_3-20-09_1-via-wikipediaMichelle Obama nel Vegetable Garden della Casa Bianca

Capisco che quando sentiamo parlare di consumo collaborativo pensiamo: “Hei, ma sono cose che si fanno da sempre”. Certo, lo so, e se la pensate così probabilmente vivete (o siete in contatto) anche voi con un piccolo paese dove le cose funzionano ancora come una volta o avete degli ottimi (e da lungo tempo) rapporti di vicinato.

Io vengo da un paese non di 15.000 ma di 500 anime nella campagna bolognese e sento questo progetto molto vicino. A Caselle di Crevalcore, come a Todmorden, gli alberi da frutto fanno i frutti nello stesso momento così come le piante dell’orto ed è quello il momento in cui solitamente tutta questa abbondanza viene condivisa tra le famiglie della comunità. Si condivide per evitare gli sprechi, ma anche per non trovarsi a mangiare peperoni per un mese intero! Il passo successivo infatti, è quello di dividersi le colture. A Caselle le zucche e i pomodori li fa Camillo, i piselli e l’insalata Gualtiero detto Giulio, alle pere pensa il figlio della Marta e modestamente, noci, fichi e peperoncini arrivano da casa mia.

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Dal 2008 il progetto si è evoluto e sono successe tante cose.

Pam Warhurst oltre ad essere ancora la Leader di Incredible Edible, è diventata membro della Forestry Commission inglese ed è stata invitata a centinaia di conferenze, utili a promuovere il suo progetto. Il video che segue è relativo alla sua partecipazione alla TED Salon di Londra del 2012 dove ha ripercorso la storia di Incredible Edible raccontando come possiamo mangiare i nostri panorami!

 
Incredible Edible ha oltrepassato i confini di Todmorden, di molte località dell’isola inglese e si è diffuso in Francia. Ma anche in Germania, in Spagna, in Canada e addirittura a Cuba e Hong Kong. Poco tempo fa è sbarcato pure in Italia con il nome di  Incredibili Commestibili, per ora solo a San Bonifacio in provincia di Verona (qui il profilo Facebook), poi chissà.

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Incredibili-Commestibili---Incredible-Edible-Italia---San-Bonifacio-via-Partecipactive

Ma come l’avranno presa i fruttivendoli e i negozi di alimentari della città?
Stanno guardando al 2018 con preoccupazione?
Magari invece stanno solo mangiando verdure più fresche ed economiche nelle loro famiglie o si stanno occupando di fare e vendere i pancake con le uova in eccesso del progetto Every Eggs Matters (un altro progetto interessante basato sulla rivendita delle uova in eccesso).

In ogni caso, sono sicuro, apprezzeranno la diminuzione degli atti vandalici. Dopotutto è facile offendere ciò che è abbandonato, un po’ meno prendersela con il tuo pranzo o un campo di fragole. Guardate come sono belli!

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La foto gallery completa è nel sito di Incredible Edible (qui).

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Fonti: Si può fare, cronache da un paese migliore di Radio 24, Ecologiae, Mail Online e il sito di IE. Le immagini di Keith Emerson, di Stoodle Pike e di Michelle Obama sono tratte da Wikipedia; la foto di Mary e Pam è di Gary Calton; le immagini di Todmorden dall’album di Flickr di mikejerskine (qui) e dalla rete (qui, qui, qui, qui, qui e qui). Le mappe provengono da Google Maps: qui quella dei luoghi mondiali di IE, qui quella dei luoghi di Todmorden.