new-york-write-itself-_-8-million-protagonists---Village-Voice---NYC---via-partecipactiveChi non conosce The Village Voice, il free-magazine che ogni settimana segnala e documenta ciò di interessante sta succedendo a New York City? Chi non lo ha consultato nei suoi soggiorni nella Grande Mela?

Personalmente mi ricorda l’annuncio (qui) che venne pubblicato in un Village Voice del 1973 quando Gene, Paul e Peter erano alla ricerca della chitarra solista per la Band che sarebbe diventata i Kiss; dopo una sola audizione scelsero il dannato Ace Frehley, il mio chitarrista preferito, ma questa è un’altra storia!

village_voice_building-via-wikimedia

Fino a prima di questo progetto nel Voice c’era ben poco di partecipativo oltre agli annunci personali, ma la fama di magazine capace di catturare the real and uncensored voice of New York City e dei suoi abitanti è sempre stata fuori discussione.

Per provare questo brand positioning e per coinvolgere i propri lettori, il magazine insieme all’agenzia Leo Burnett New York, ha deciso di puntare tutto sui branded contents, i contenuti creati dagli utenti su indicazione di un marchio, creando un’originale iniziativa che li ha coinvolti nel territorio da loro preferito: arte e cultura.

Da questi presupposti è nato il website New York Write Itself, che ha dato vita in modo partecipativo a 8 Million Protagonists, una commedia off-Broadway scritta da chi vive le strade di New York City.

Guardiamo la video case.

.

La commedia, realizzata in modo partecipativo attravero il sito NewYorkWriteItself.com ha coinvolto i cittadini nella creazione di contenuti che sono diventati i temi del live show in scena al 9th Space Theatre.

Il sito dedicato ha avuto più di 2 milioni di visitatori unici, 84 articoli pubblicati su importanti testate (tra cui New York Times, Fast Company, Playbill e New York Theater Review), il traffico al sito VillageVoice.com è aumentato del 20% e lo spettacolo è stato sold out per tutte le rappresentazioni. Ma ha anche raccolto 20.000 dollari che sono stati donati alle vittime dell’uragano Sandy.

.

Fonte: newyorkwritesitself.com, Wikimedia e materiali pubblicati dall’agenzia in occasione del 60° Festival di Cannes dove il progetto ha vinto un Bronze Lion nella categoria Branded Content & Entertainment Lions.