Archivio degli articoli con tag: Giornalismo partecipativo

National Geographic Channel (il canale 403 della piattaforma Sky) sta invitando in queste ore tramite dei sottopancia presenti sul canale, i protagonisti del disastro navale della Costa Concordia a inviare foto, video, audio e a rendersi disponibili per interviste e commenti.

L’intento è quello di raccontare la tragedia dell’Isola del Giglio in un instant doc che verrà realizzato in questi giorni, grazie alle testimonianze di chi era presente sulla nave o di chi ha assistito al naufragio. Il programma andrà in onda prossimamente.

Si legge nella pagina dedicata al caricamento dei materiali presente nel sito di National Geographic (qui e nell’immagine):

Il documentario sarà un racconto collettivo che ricostruirà la tragedia attraverso le parole e le immagini amatoriali realizzate con i telefonini e le videocamere durante il viaggio e nelle drammatiche e concitate ore del naufragio […] Tutti coloro che contribuiranno alla realizzazione del documentario saranno citati nei titoli di coda. “.

La pagina dedicata all’iniziativa si chiama non a caso http://natgeotv.com/it/ugc.
UGC come User Generated Contents, UGC come contenuti multimediali creati da persone che una volta si sarebbero chiamati semplicemente ‘testimoni’, mentre oggi, grazie a iniziative come queste, diventano protagonisti di giornalismo partecipativo.
E’ curioso infatti come in questi giorni, le dichiarazioni del Comandante della nave, vengano spesso smentite da riprese fatte proprio dai passeggeri grazie ai loro smartphone.

Anche se lo scopo è completamente diverso (investigativo piuttosto che editoriale) anche la Magistratura e le forze di Polizia che stanno indagando sulla vicenda, stanno ricercando in rete e nei social network, contenuti di questo tipo.

Una buona copertura della tragedia, anche con testimonianze dirette, è offerta dal Post (qui). Mentre su Storify (ne ho parlato qui) ci sono diversi servizi curati grazie ai social networks (qui, qui e qui ne trovate alcuni).

Ogni giorno milioni di persone nel mondo condividono decine di milioni di contenuti attraverso Internet e i social media. Pubblicano post, foto, video, canzoni, notizie, tweet, link. Commentano, ri-condividono e ri-twittano aggiungendo qualcosa in più.

Ma sempre più spesso le persone si trovano a documentare anche cosa accade attorno a loro e a raccontare in rete notizie viste attraverso gli occhi di chi le sta vivendo in quel momento, dall’esplosione di una centrale nucleare all’inquinamento del fiumiciattolo dietro casa.
E’ così che è nato il giornalismo partecipativo, un mondo fatto di micro-notizie e un nuovo modo di fare informazione grazie a Internet e agli smartphone. Un tipo di giornalismo che nasce dal basso, dove l’utente è attivo, si dà da fare, denuncia, fotografa, filma, scrive e dimentica il ruolo di fruitore di informazioni del TG della sera.

Spesso queste notizie arrivano prima ai cittadini rispetto ai media ufficiali. Spesso ovviano alla censura nei paesi meno liberi.
Tutti ricordiamo l’inconsapevole live tweeting da Abbottabad di Sohaib Athar (@ReallyVirtual su Twitter) mentre si stava svolgendo il raid per la cattura di Bin Laden ripreso poi dalle TV di tutto il mondo o il ruolo che hanno avuto i social network nell’informazione libera durante le rivolte in Iran per le elezioni del 2009 (soprattutto grazie a Facebook e YouTube) o nella recente primavera araba (definita da molti la “Twitter revolution”).
Questo enorme flusso di news e di micro-notizie corre però il rischio di diventare immediatamente invisibile, sovrastato e stratificato da continui aggiornamenti a meno che non si segua con tempestività l’hashtag giusto.

Come si può trasformare questa disomogenea fonte di informazioni in un’unica storia da raccontare? Come si può facilmente creare una narrativa raccogliendo tra una miriade di informazioni diffuse quelle più significative? Pensate a quanta fatica sarà costata il copia/incolla raccolto qui da Mike Butcher su Tech Crunch Europe del già citato live tweeting da Abbottabad.

Con questo in mente, Burt Herman ex reporter “classico” presso l’Associated Press, ha dato vita a Storify, un servizio e un tool che permette di raccontare una unica grande storia utilizzando Internet e i social media.
L’autore di ogni storia (utilizzando il servizio esattamente come fa il curatore di una mostra, di una pubblicazione o di una rubrica giornalistica di approfondimento), può raccoglierne le parti attingendo dai contenuti pubblicati nel web, nei blog e nei social media come Twitter, Facebook, YouTube, Instagram, Flickr e pubblicarla nel suo complesso embeddandola nel proprio sito/blog o pubblicandola su Storify.

Guardate come è facile:

Inizialmente il sistema era stato creato ad uso delle testate giornalistiche ed è stato usato in forma di test dal Washington Post, il New York Times, il Wall Street Journal, la BBC, l’Huffington Post e anche da Al Jazeera (che ha creato anche il talk show “The Stream”, basato sul punto di vista dei citizen journalist utilizzando Storify). Dalla fine del 2010 il sistema è stato aperto a chiunque e attorno a Storify si è venuta a creare una community non solo di giornalisti.
Per saperne di più sulla storia e le origini di Storify c’è l’ottimo articolo di Raffaella Menichini su Repubblica.it (qui).

I motivi per utilizzare Storify sono tanti – come gli usi che se ne possono fare – dal giornalismo tout court come  la storia di Colleen Kelly sulle proteste a seguito alle elezioni in Russia (qui) che è in home page in questo momento o quella di Craig Silverman sulle fasi della cattura e della morte di Gheddafi (qui), il mio amico Marco Massarotto per esempio ha raccontato la storia dell’Hotel che frequenta quando va a Roma (qui). Voi come lo userete?

Quello che più mi piace di Storify è come informazioni diffuse – a volte anche personali e pubblicate da persone che non si conoscono – possano incontrarsi per realizzare un progetto partecipativo di storytelling. Ovviamente curato da un autore che sa dove vuole arrivare.

Le mie storie le trovate qui. Il mio primo test, il racconto di una partita di calcio, è qui.

  1. La curva rossoblu’ in #Bologna – #Milan http://pic.twitter.com/yQ2FnkR7
    December 11, 2011 12:58:52 PM EST
  2. Che gol! #DiVaio #Bologna 1 – #Milan 0 …Pallonetto d’arte
    December 11, 2011 9:11:13 AM EST
  3. Wow, #Milan 0-1 #Bologna. Nicely chipped goal by Marco Di Vaio, predictable goalscorer but unpredictable goal. Chipped keeper from distance.
    December 11, 2011 9:14:35 AM EST
  4. December 11, 2011 12:39:26 PM EST
  5. Golaaazo! Increíble tiro de Seedorf desde afuera! #Bologna 1-1 #Milan. #SerieA
    December 11, 2011 9:17:15 AM EST
  6. December 11, 2011 2:23:03 PM EST
  7. December 11, 2011 2:25:35 PM EST
  8. Scandaloso rigore negato al #Bologna #Milan
    December 11, 2011 9:47:11 AM EST
  9. È tornato il fortissimo #arbitro #Rocchi, fallo di mano netto di Seedorf non visto in #Bologna #Milan #sudditanza #sapevatelo
    December 11, 2011 9:50:09 AM EST
  10. December 11, 2011 2:27:45 PM EST
  11. Fine primo tempo: #Bologna – #Milan 1-1 bit.ly/rYpy45
    December 11, 2011 9:48:47 AM EST
  12. Polémico Penal Para El #Milán y Lo Convierte Zlatan. #Bologna 1 2 #Milán En La #SerieA.
    December 11, 2011 10:29:10 AM EST
  13. Se c’è giustizia gillet parerà questo rigore inesistente. #Milan #Bologna
    December 11, 2011 10:27:41 AM EST
  14. GOOOOOOOOL del #Milan 2-1 #Bologna
    December 11, 2011 10:30:08 AM EST
  15. Ibraa braaaaay ibraaaaaaa #Bologna 1-2 #Milan
    December 11, 2011 10:29:09 AM EST
  16. December 11, 2011 2:22:15 PM EST
  17. GOOOOOL del #Bologna 2-2 #Milan a 10 del final
    December 11, 2011 10:37:43 AM EST
  18. E il pareggio del #bologna! Giustizia è fatta!!! #milan
    December 11, 2011 10:29:52 AM EST
  19. y Respondió De Inmediato #Bologna Por Medio De Diamanti (Min 73). #Bologna 2 2 #Milán En La #SerieA.
    December 11, 2011 10:30:23 AM EST
  20. December 11, 2011 2:24:52 PM EST
  21. The ROCCHI horror picture show! #bolognamilan #BolognaVSMilan #bologna #Milan #seedorf
    December 11, 2011 9:53:52 AM EST
  22. “Senza l’arbitro la partita andava meglio” Cit. Caressa #bologna #milan
    December 11, 2011 10:36:48 AM EST

Maggiori informazioni su Storify qui.