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Una delle cose più belle che ho potuto fare con il progetto partecipativo 500 wants you è stato giocare con la musica. O meglio, giocarci insieme ai membri della sua Community per scoprire il mood musicale adatto per un’auto che stava nascendo con l’aiuto dei propri fan.

Ho sempre avuto passione per la musica: ho suonato per anni e ho avuto esperienze sia sul palco sia in studio di registrazione. Ho sempre pensato che la musica fosse quella che mi aveva spinto anni dopo ad occuparmi di comunicazione. Forse perché la musica riesce a parlare con le persone, forse perché se i tuoi gusti musicali incontrano quelli di chi ti ascolta il successo è garantito.

Nel luglio del 2006 progettammo la 500 Jingle Machine. Ogni utente poteva realizzare 30 secondi di musica da abbinare alla nuova auto ma anche alla navigazione nel sito 500 Wants You. Fiat approvò il progetto.

Gli utenti avrebbe potuto scegliere tra 8 generi musicali principali diversi: Disco 70, Hip Hop, House, Jazzy Lounge, Latin, Pop 80, Reggae e Rock.
Ma noi volevamo fare di più e aggiungere possibilità per capire davvero i loro gusti e monitorarli attraverso un backend, proprio come facevamo per l’auto nel Concept Lab. Per conoscere queste preferenze volevamo farli giocare davvero in piena libertà.

Così ci trovammo io, Jac Medda (grande web designer e violinista) e Paolo Faccini (flash guru) nello studio di Tiziano Lamberti per capire come fare.
Tiziano era già un ottimo amico, musicista e produttore – allora stava lavorando con i miei cugini Righeira alla produzione di Mondovisione – ora uno dei membri delle Iene Bugs e fondatore di Bugs TV che molto hanno avuto a che fare anche con il lancio di 500. Capimmo assieme che per aumentare le possibilità di gioco per gli utenti dovevamo discutere di BPM.

Decidemmo di realizzare 8 basi complete, basate sugli stessi battiti per minuto. Le basi sarebbero state comprensive di ritmica, armonia, sound effects, soli e voci che poi avremmo separato. I soli erano cantati, le voci altro non erano che i suoni della vecchia 500 che registrammo nel garage dell’agenzia.

Il tool avrebbe permesso agli utenti di “mixare” a loro piacere le parti misucali che preferivano. Per capirci avrebbero potuto realizzare il loro jingle ideale miscelando ritmica reggae ad armonia rock, oppure ritmica disco 70 più armonia lounge. Unendo poi anche sound effects, soli e voci a loro piacere.

Di jingle ne furono composti oltre 15.000. Il genere preferito fu il rock, utilizzato poi negli spot di 500.

Purtroppo, anche l’ultima versione quella che aggiungeva anche ‘Dante’ la mascotte di 500, scelta grazie al concorso ‘500 wants a mascotte’ lanciato nella release 2.0 del maggio 2006 dove Dante ballava sulla musica creata dagli utenti non è più reperibile in rete. Ma a seguire potete vedere un filmato ad uso interno che ci fa vedere la Jingle Video Machine in azione!

I banner che utilizzammo per il lancio dell’iniziativa furono un grande esempio di creatività e di copywriting, segno che se alla creatività digital di una Unit Digital affiatata aggiungi l’esperienza di una brava copywriter come Lietta Marucco, ottieni risultati sopra alla norma.

Vincemmo infatti l’argento agli ADCI Awards 2007.

Giocare con i Banner suonabili non è più possibile, ma capire come funzionavano sì!

 

 

Keep on rocking!

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Qui l’elenco completo dei post che celebrano il progetto 500 wants you.

  • com’è nata la piattaforma (qui)
  • come e perché abbiamo coinvolto target differenti (qui)
  • come abbiamo fatto a ricreare un auto partendo da due fotografie (qui)
  • di come abbiamo scoperto il mood musicale di 500 assieme ai suoi fan (questo post)
  • di come abbiamo fatto a continuare a ingaggiare le persone anche dopo il lancio dell’auto (qui)
  • di come 500 ha fatto brandertainment creando assieme agli utenti il suo mondo (qui)
  • della collaborazione tra 500 wants you e YouTube, agli albori del videosharing (qui)
  • e anche del primo compleanno della nuova 500 (qui).

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hero_shot_Instafilm_Lexus

Chi lavora tra brand e social media sa che per coinvolgere le persone è meglio andarlo a fare dove queste persone sono già.

Tutte le community virtuali prima o poi si incontrano in un luogo fisico, e quella è l’occasione per incontrarli e far accadere qualcosa di speciale, basta saperlo in anticipo e organizzarsi.

Come coinvolgere gli appassionati di un’App e di un brand per girare un film collettivo, fotogramma dopo fotogramma, o meglio foto dopo foto, ognuna filtrata a piacere dall’autore grazie a Instagram durante un festival organizzato.

E’ quello che è successo durante il 7th Worldwide Instameet per il lancio della Lexus IS.

lexus_instafilm_via-instagram_blog

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Gli Instameet sono uno dei tanti eventi collettivi che Instagram organizza con l’aiuto della sua community, che si incontra in luoghi speciali per scattare foto insieme e condividere esperienze e ispirazioni.

Durante quello all’Angel Stadium di Anaheim, in California, più di 200 appassionati dell’applicazioni sono stati invitati a  realizzare il LexusInstafilm, il primo film collaborativo in stop motion realizzato con una sequenza di foto di Instagram.

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Nel video viene evidenziata la meccanica estremamente semplice: ogni frame è abbinato a un autore, a una precisa inquadratura e a un hashtag, grazie al quale il frame  viene montato correttamente nella sequenza finale del video, realizzato e rilasciato lo stesso giorno della sua creazione.

Un tempismo perfetto che rende questa operazione particolarmente significativa in termini di coinvolgimento e diffusione dell’iniziativa da parte degli Igers protagonisti.

 

Fonte Instagram for business
Credits e foto Teamone. Foto Justin Lens

Ferrari Formula 1 2014 crowd driven via partecipactive

E’ di pochi giorni fa la notizia che il nome della prossima monoposto Ferrari Formula 1 con cui  Fernando Alonso e Kimi Raikkonen cercheranno di vincere il titolo iridato, sarà scelto dai tifosi di tutto il mondo della casa di Maranello.

Per la prima volta nella storia della Scuderia Ferrari sarà possibile scegliere il nome preferito in modalità crowd-driven attraverso il sito ferrari.com e i canali Twitter e Facebook della Scuderia, scegliendo tra le 5 proposte: F14 T, F14 Maranello, F14 Scuderia, F166 Turbo, F616.

Ferrari-F1-vota-il-nome-via-Partecipactive

Il nome che avrà ottenuto più preferenze sarà legato indissolubilmente ai desideri dei tifosi che – come spiega la Ferrari nel sito ufficiale – avranno la possibilità di lasciare il segno nell’avventura della scuderia nel 2014.

Le votazioni dei cinque nomi termineranno il 24 gennaio e alle ore 12:00 sapremo il nome di battesimo della nuova Ferrari F1 2014 2015.

Un grande segno di apertura della scuderia italiana nei confronti dei suoi tifosi con lo scopo di farli sentire più coinvolti dopo qualche stagione deludente. Io ho scelto (qui) F14 Maranello, e voi?

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[Update]

Il nome scelto dai tifosi per la sessantesima Ferrari della storia di Formula 1 è F14 T.

Nel sito (qui) potrete scoprire foto, video, scheda tecnica e le immagini 360°. Enjoy!

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Fonte, immagini e video sito Scuderia Ferrari.

Per realizzare la nuova campagna online di Abarth, il marchio dello scorpione ha scelto la partecipazione attiva degli stessi consumatori.

I fan della pagina Facebook, sono invitati attraverso l’App My Abarth Says (qui), a realizzare la propria versione. La più votata, diventerà la campagna online ufficiale con il credito del creatore dell’headline.

A poche ore dal lancio dell’iniziativa, la gallery dell’App si è incominciata a riempire di decine e decine di proposte. Da quelle in linea con la campagna stampa a vere perle di umorismo. Eccone alcune, tutte le altre le trovate qui.

Ma vediamo come funziona.

Nell’App, l’utente viene invitato a scegliere il modello preferito tra Abarth 500, 500C, 595 Turismo, 595 Competizione, Punto Scorpione e Punto Supersport, a ispirarsi alla campagna stampa ufficiale e a realizzare una headline come se fosse la stessa auto a parlare in prima persona.

Una volta creata la propria campagna è possibile condividerla su Facebook, Twitter e Pinterest. Ma anche iniziare a votare e a farsi votare. Nelle prossime settimane è previsto il roll-out internazionale dell’App.

Non è la prima volta che un brand del Gruppo FIAT coinvolge gli utenti nella realizzazione di una campagna online: una per tutte è l’ormai storica 500 wants you (qui).

Che ne dite di partecipare e di diventare protagonisti della storia recente di Abarth?

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L’App è stata creata da Hagakure. La direzione creativa è mia, i creativi che l’hanno ideata sono Fabio Montalbetti (copy) e Francesco Grandazzi (art), l’account è Chiara Imbimbo, il community manager della pagina di Abarth è Andrea Ferrari.

Le immagini sono tratte dalla Official Page di Abarth su Facebook.

Qualcuno di voi avrà notato domenica, durante il GP di Formula 1 di Silverstone, l’originale livrea del vincitore del Gran Premio Mark Webber e del compagno di squadra Sebastian Vettel.

Le monoposto della Red Bull Racing erano letteralmente ricoperte da un gigantesco collage formato dai volti di coloro che hanno preso parte a Faces for Charity, un’iniziativa benefica internazionale organizzata per Wings for Life, per la raccolta di fondi a sostegno della ricerca sulle lesioni al midollo spinale.

Un grandioso esempio di crowdfunding e di eccelso reward per chi ha sostenuto la causa.

L’iniziativa, in meno di un mese, ha raccolto oltre 1.000.000 di Euro interamente devoluti a Wings for Life, la fondazione creata nel 2004 dal CEO di Red Bull Dietrich Mateschitz e dal due volte campione del mondo di motocross Heinz Kinigadner. I proventi saranno destinati a finanziare alcuni tra i più promettenti progetti di ricerca sulle lesioni al midollo spinale ed è iniziata, come capita spesso in internet, con una video call-to-action.

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Con una donazione di 15 euro, i tifosi di tutto il mondo hanno avuto la possibilità di caricare una propria immagine nel sito di Faces for Charity (qui) e vederla entrare a far parte dell’immenso collage che ha colorato per tutto il weekend di gara le monoposto dei campioni della Red Bull Racing.

L’iniziativa ha avuto ovviamente dei testimonial di eccezione, oltre a Webber e Vettel, anche la leggenda della F1 Niki Lauda (nella foto), la star del calcio Thierry Henry, il padre di Sebastian, Norbert Vettel, i genitori di Mark Webber e la leggenda del surf Robby Naish.

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Il mondo dell’automotive e del racing non sono nuovi a iniziative di partecipative a livello di livrea, ma mai prima a scopo di charity.

Ricordiamo due iniziative partecipative del 2010 che riguardano entrambe la FIAT 500: la 500millesima e le livree delle moto del FIAT Yamaha Team al GP di Laguna Seca.

500millesima è stata realizzata in occasione del Salone dell’auto di Parigi del 2010 per festeggiare i 500.000 esempi prodotti. La livrea era realizzata da 1500 fan e possessori della nuova utilitaria di casa Fiat. Le immagini erano sottoposte attraverso il sito 500millesima (qui) con meccanismi simili a quelli di Red Bull. Nella foto forse potete vedere anche me, tre file sotto l’angolo di sinistra della targa.

Le livree dello moto di Valentino Rossi e di Jorge Lorenzo, allora nel FIAT Yamaha Team, sono state realizzate con le immagini di 500 fan, inviate al sito realizzato per l’occasione (qui) per celebrare il lancio del famoso cinquino nel mercato statunitense.

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Le immagini sono tratte dal sito Faces for Charity e dal sito di Fiat 500.
Grazie a Marco A. Righi per la segnalazione.