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Uno dei progetti partecipativi italiani più interessanti di sempre è quello che riguarda i bumper di Italia Uno, gli ‘stacchetti’ prima dei lanci della rete, dove le persone esclamano: “Italia… Uno!”.
E’ dal 2001 che Italia Uno pubblicizza i suoi programmi attraverso la dimostrazione di appartenenza dei propri spettatori tramite interventi User Generated Content e lo ha fatto ben prima di YouTube: 15.000 contributi video, quasi 100 ore di girato, ricevuti quando ancora si usava il Vhs e ben prima che il termine UGC fosse coniato.
Poi dal 2008 l’esplosione dell’iniziativa sul web, con la creazione della piattaforma 6come6 dove gli utenti possono uploadare i propri contributi video, votare, scegliere quelli che saranno poi visti in televisione e addirittura l’upload dei video nell’siola di Mediaset su Second Life. Sembra di parlare di 30 anni fa e non di 3, pazzesco che nel frattempo Second Life sia sparito nel nulla. Ma questo è Internet!
A distanza di 10 anni, Italia Uno continua a usare i bumper realizzati dalla gente per la gente (altri esempi li trovate qui, qui e qui), ma da tempo la piattaforma 6come6 ha iniziato a chiedere alle persone di raccontare delle microstorie nella sezione “Che storia” suddivise tra al lavoro, studio, amici, vacanza, tempo libero, con lui/lei, in famiglia per eleggere i ‘Numeri Uno’.
Non si sa se cambieranno i bumper di Italia Uno o se le storie delle persone entreranno in un programma dedicato, sicuramente sarà un’altra iniziativa fatta da Italia Uno con i propri utenti, per un maggior legame, per un maggior senso di appartenenza.
[…] uno!” nei famosi ‘bumper’ al termine di ogni break pubblicitario (ne parlo anche qui) affermando il loro legame con la […]
[…] Uno (che da oltre dieci anni accompagnano noi e la rete – se volete approfondire cliccate qui), Sky ha chiamato a raccolta il suo pubblico e li ha invitati […]